Comincia domani la Ryder Cup, la più importante competizione di golf a squadre.
Che per noi golfisti rappresenta qualcosa di più di un mondiale di calcio.
Due squadre (Europa e USA), 24 giocatori (12 per ciascun team), 28 partite.
Tre giornate di gioco: nelle prime due la competizione avviene a coppie, mentre nell’ultimo giorno si svolgono le gare individuali.
Chi vince una partita porta un punto alla sua squadra, in caso di pareggio vene assegnato mezzo punto ciascuno.
Questa edizione si svolge negli Stati Uniti, quindi, nonostante siamo (noi europei) detentori del trofeo avendo vinto l’ultima edizione (2010), gli USA possono considerarsi favoriti.
Il fattore “campo” è infatti uno degli elementi chiave per vincere.
La competizione è infatti molto sentita dagli stessi giocatori: professionisti che guadagnano milioni di euro all’anno non riceveranno alcun compenso per la loro partecipazione.
L’importante è esserci e difendere i colori della propria squadra.
Ultima annotazione: è forse uno dei pochissimi casi nello sport (se non l’unico) dove gareggia una squadra che rappresenta l’intera Europa, sotto un’unica bandiera con un solo inno (quello alla gioia).
Il fuso orario non agevola. Ma comunque forza Europa (e forza Francesco Molinari, unico italiano presente a Medinah.
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