Negli Stati Uniti, da sempre, la litigation è considerata parte integrate dell’attività di lobbying.
I gruppi di interesse, che si confrontano in quello scenario politico istituzionale, considerano le cause legali come uno dei terreni di scontro per modificare la normativa a loro favore.
Questo articolo della BBC è quindi, per noi lobbisti, molto interessante.
In quanto evidenzia un cambiamento di “target” da parte di alcuni importanti studi legali.
In una lunga intervista l’avvocato Don Barrett, da anni capofila di uno stuolo di avvocati impegnati nelle cause contro l’industria del tabacco, sottolinea come da tempo la sua attenzione si sia spostata su un’altra industria, quella del cibo.
Colpevole, secondo Barrett, di immettere sul mercato prodotti ad alto contenuto di grassi e/o di zucchero accompagnandoli però con una comunicazione (dalle campagne pubblicitarie al packaging) lacunosa e, in alcuni casi, del tutto ingannevole.
Sempre a detta di Barrett, questo comportamento delle BIG FOOD (le grandi aziende del comparto alimentare) sarebbe una delle cause dell’incredibile incremento dell’obesità negli Stati Uniti.
Insomma, dopo quella contro le BIG TOBACCO si preannuncia una nuova “crociata”, dagli esiti imprevedibili.
Ovviamente Barrett sostiene che le sue motivazioni sono del tutto “sociali” e non economiche.
Considerando però quanto ha guadagnato nelle cause intentate contro le multinazionali del tabacco, qualche leggera perplessità sorge spontanea…
Lascia un commento