La scelta del Governo Letta di prorogare il blocco dei contratti dei dipendenti statali è l’ennesimo segno di debolezza e di scarsa fantasia della maggioranza che sostiene questo Governo.
Se l’intervento del 2010 era giustificabile per le necessità di bilancio, dopo le dure misure approvate dal Governo Monti, i risparmi ottenuti potevano essere utilizzati per stimolare la produttività della “macchina pubblica”.
Si è scelto invece la strada più semplice, comoda.
Perchè tutte le risorse devono essere accantonate per superare, o peggio, abolire l’IMU.
Quello che manca è una visione di società. E non potranno certo averla i tre partiti (PDL, PD, Scelta Civica) che sostengono una maggioranza precaria e divisa.
Bloccare i contratti dei dipendenti statali non significa, come spesso si pensa, colpire i “fannuloni”.
Significa semplicemente impoverire medici, insegnanti, agenti dell’ordine, impiegati, militari.
Tutte persone che lavorano in quelle strutture pubbliche i cui servizi migliorano la nostra qualità della vita.
Il blocco del turn over inoltre ha alzato l’eta media di queste categorie.
Più poveri e più vecchi, quindi.
Lo specchio del nostro Paese.
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