Oggi, Il Fatto Quotidiano dedica alcuni articoli al lobbying, ai gruppi d’interesse e al finanziamento di alcuni esponenti politici.
Il pdf è questo.
Poche considerazioni, concentrandomi soprattutto su l’articolo di Francesco d’Esposito.
L’approccio è il solito. Il lobbying non è visto come un’attività trasparente e perfettamente legittima da parte di gruppi d’interesse per influenzare il processo decisionale.
No, è un’attività che
evoca realtà sinistre che si muovono nell’ombra, capaci solo di curare gli interessi particolari a scapito di quelli della collettività.
In realtà l’articolo, per come è scritto, non fa altro che rafforzare questo stereotipo.
Un vero peccato perchè il giornalista ha dedicato certamente del tempo a raccogliere informazioni sul nostro lavoro, identificando anche alcune delle realtà consulenziali (tra cui la nostra) particolarmente attive e consolidate.
Ma non sarebbe stato meglio, nell’ottica di fornire un’informazione più completa, rivolgersi direttamente anche a noi lobbisti?
Chiedere la nostra opinione, il nostro punto di vista?
Perchè se ci ha “scovato” lo deve al fatto che noi dichiariamo apertamente il lavoro che svolgiamo, non ci nascondiamo dietro fumose parafrasi.
Lo facciamo da anni, in modo professionale ed impreditoriale.
Non pretendo di convincere nessuno, per carità.
Ma un confronto aperto, anche critico, avrebbe forse giovato a tutti.
Pazienza. Mi permetterò di inviare a Fabrizio d’Esposito una copia del mio libro, con la speranza che la lettura risulti, se non gradevole, almeno interessante.
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