Sporco Lobbista – Il blog di Fabio Bistoncini

Pubblicato da Fabio Bistoncini il 18/05/2016 & archiviato in In evidenza, Lobbying

Lobby comboniana

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Nella mia personalissima rassegna stampa c’è un articolo di Nigrizia, il mensile dei missionari comboniani.

Cosa c’entra con il lobbying?

Basta leggere appunto quest’articolo incentrato sul simposio annuale dell’ordine, dedicato quest’anno al tema “Migrazione e Missione”.

Tra i temi toccati c’è quello della “dimensione politica e visibilità” dell’attività a favore dei migranti.

E’ necessario che l’azione in favore dei migranti abbia una valenza politica; la passione, la tensione etica e il grande lavoro non sono sufficienti. Una buona pratica deve arrivare a cambiare le politiche migratorie discriminanti di un’Europa schizofrenica che parla di difesa dei diritti umani e vive nella violazione dei diritti degli altri, e a mettere in questione il sistema socioeconomico che produce esclusione e induce a emigrare.

Un approccio politico richiede a sua volta che il nostro intervento abbia visibilità pubblica, attraverso una presenza significativa nei mezzi di comunicazione sociale, campagne e iniziative di advocacy e lobbying sul territorio, e una testimonianza di accoglienza fattiva.

Una strategia lucida, chiara, condivisibile.

E, da lobbista, non posso che apprezzare il fatto che un istituto religioso (quindi un gruppo d’interesse) si proponga (dichiarandolo apertamente) di esser parte del dialogo tra società civile e istituzioni per cambiare, attraverso il lobbying, politiche che ritiene dannose e sbagliate.

Senza tabù.

 

 

 

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