In questi ultimi giorni ho trascurato questo blog.
Proviamo a recuperare.
Post dedicato alle elezioni USA.
Metabolizzato il risultato, ho seguito con molto interesse il dibattito nato sulla lettura dei dati elettorali e sul perché, alla fine, siano stati correttamente anticipati non dai sondaggisti puri ma ma da aggregatori di dati (elettorali e non).
Tre su tutti:
- – Nate Silver e il suo blog FiveThirtyEight;
- – Sam Wang e il Princeton Election Consortium;
- – Drew Linzer e il suo Votamatic.
Anche se utilizzano metodi matematici differenti, l’idea comune di fondo è che tutti i sondaggi, anche quelli più accurati, contengono degli errori. Per questo, pur costituendo una base dati da cui partire, devono essere rielaborati integrandoli con altri dati (storico elettorali, economici).
Per questi tre signori, gli ultimi giorni della campagna elettorale sono stati particolarmente difficili.
Loro continuavano a dare Obama vincente con ampio margine, mentre tutti gli altri sondaggisti registravano un’avanzata di Romney, un testa a testa, o, in alcuni casi la vittoria di quest’ultimo sul Presidente uscente.
Sappiamo come è andata a finire.
È la matematica, bellezza!
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