Sul numero appena uscito di Prima comunicazione c’è una mia intervista sull’evoluzione della professione del lobbista.
Di come questa si stia modificando in funzione del cambiamento del contesto politico, sociale ed istituzionale.
La specializzazione e la professionalità rimangono ovviamente due elementi imprescindibili. Ma al tempo stesso stiamo assistendo ad una ibridizzazione della professione, necessaria per presidiare efficacemente le arene di policy.
Oggi il dibattito pubblico è pervaso dalla polarizzazione delle opinioni; il processo decisionale è maggiormente frammentato e suddiviso su più livelli, il ruolo degli stakeholder è più rilevante rispetto anche al recente passato.
E’ un dato di fatto, di fronte al quale i gruppi d’interesse devono modificare assetti organizzativi, strategie, strumenti e modalità operative.
Nel nostro piccolo, da struttura consulenziale, lo abbiamo fatto.
Creando, ormai sette anni fa, FB Lab, il centro studi della FB & Associati che, oltre a svolgere la classica attività di monitoraggio politico istituzionale e di approfondimento di alcuni temi, ha anche il compito di aiutare i nostri clienti a ricercare e sistematizzare i contenuti a sostegno delle proprie istanze e di renderle quindi più ricevibili per il decisore pubblico.
Più di recente abbiamo creato, insieme a MR Associati, FB Bubbles un centro di competenze che ha la funzione di sviluppare campagne di advocacy, sempre più necessarie per intervenire nel dibattito pubblico.
Per fare sentire la propria voce superando un rumore di fondo il cui “volume” cresce in modo esponenziale.
Per i pochi interessati, l’intervista completa la trovate qui.
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