Il Senatore Riccardo Nencini (PSI), nei giorni scorsi, ha presentato un disegno di legge sulla regolamentazione del lobbying.
Un testo, secondo il mio parere, fatto bene (qui il PDF). Che coniuga le esigenze di trasparenza della decisione pubblica con quelli dei gruppi d’interesse e dei lobbisti.
In estrema sintesi prevede:
– un registro dei portatori d’interesse tenuto da una Strutura di Missione costituita presso la Presidenza del Consiglio;
– dei criteri di iscrizione al registro molto ragionevoli;
– la previsione di un codice deontologico;
– un sistema di incompatibilità che vieta le c.d revolving doors;
– un obbligo di informativa anuale;
– un bilanciato sistema di diritti per gli iscritti al registro;
– un adeguato sistema sanzionatorio, mediante contraddittorio.
Un buon disegno di legge insomma.
Che in gran parte ricalca (alcuni articoli e passaggi della relazione introduttiva sono identici) una proposta normativa elaborata dal Prof. Pier Luigi Petrillo, pubblicato nel 2012, che avevo letto qualche tempo fa.
Una garanzia di qualità, dunque.
Anche se il DDL Nencini, se e quando andrà in discussione, dovrà essere limato in qualche sua parte, dal momento che alcuni riferimenti normativi sono stati nel frattempo abrogati e/o cambiati dall’entrata in vigore (gennaio 2013) della nuova normativa sulla trasparenza della pubblica amministrazione.
Intanto rimaniamo in attesa del testo del Governo, che, secondo le ultimissime indiscrezioni, dovrebbe essere esaminato nel prossimo Consiglio dei Ministri.
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