Ieri, alla Camera dei Deputati (Sala delle Colonne), si è svolto un convegno che abbiamo organizzato per Barilla sul sistema agroalimentare italiano.
Attorno allo stesso tavolo c’erano i più importanti soggetti dell’intero settore: dai produttori (Coldiretti), all’industria (Barilla, appunto), al segmento commmerciale (Eataly) e a quello culturale (SlowFood).
Per prassi non cito mai eventi che riguardano i nostri clienti.
Oggi lo faccio perchè, tra le tante cose dette, ho trovato alcuni dati per me particolarmente interssanti.
1) Il declino si può fermare. L’Italia ha ancora margini di crescita in un settore in cui comunque è protagonista.
2) Il Made in Italy in campo alimentare è considerato un valore dai consumatori stranieri. La dimostrazione (paradosso!) è che in molti mercati hanno un grande successo prodotti alimentari che si richiamano esplicitamente a quelli originali italiani anche se con questi ultimi non hanno nulla in comune (es. eclatante del formaggio “parmesan” venduto in Germania e dei suoi “cloni come Pamesello, il Parma, il Rapesan e il Pasgrasan).
3) La qualità è il valore su cui puntare per avere successo.
4) L’innovazione è necessaria per competere e vincere all’estero.
5) Tutti i soggetti coinvolti DEVONO ragionare in un’ottica di filiera. Quindi anche quelli istituzionali, che sono chiamati a definire delle politiche di settore che tengano conto di tutti gli elementi che lo costitituiscono.
Molte cose già sentite ma comunque interessanti ed importanti.
Ulteriori considerazioni.
Il negozio Eataly di New York è il terzo esercizio commerciale di quella città per numero di transazioni.
Viene dopo l’Empire State Building e il MOMA e precede l’Apple Store della Quinta Strada.
Qualità e innovazione = successo.
Altro aspetto.
La competizione internazionale non è più tra aziende (o almeno non è più solo tra aziende) ma tra territori.
Paolo Barilla ha citato un esempio illuminante. Nei giorni scorsi il Governatore dello Stato americano dell’IOWA è venuto in Italia per incontrare alcune importanti aziende (tra cui Barilla) per verificare le loro esigenze imprenditoriali e garantire la collaborazione di tutte le Istituzioni locali a sostegno di investimenti sul territorio.
Non scontato e non banale.
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