Domani sarà un’altra giornata “campale” dal momento che è attesa la sentenza della Corte di Cassazione sul processo Mediaset, che vede coinvolto il leder del PDL Silvio Berlusconi.
Questa mattina, su Il Corriere della Sera, Luigi Ferrarella dedica un lungo e circostanziato articolo su quello che potrà accadere.
Ho cercato di sintetizzarlo in tre distinti scenari.
Il primo è quello che analizza gli effetti di una sentenza di condanna, distinguendo la parte collegata alla libertà personale (reclusione – effetti dell’indulto – opzioni alternative alla pena detentiva), da quella più strettamente politica (interdizione di 5 anni dai pubblici uffici).
In questo caso però è necessario un passaggio parlamentare, dal momento che il Senato deve rendere esecutiva la sentenza. Con un doppio voto: in Giunta delle immunità parlamentari e in Aula.
Poi abbiamo il secondo scenario, quello dell’assoluzione di Berlusconi.
Che può essere completa e totale oppure prevedere un rinvio in appello su uno o più punti. In questo caso il processo d’appello, e il relativo giudizio in Cassazione, dovrebbero svolgersi entro il settembre 2014, pena la decadenza per prescrizione.
L’ultimo scenario è quello in cui la Corte di Cassazione rinvia la decisione. Da pochi giorni o a settembre.
Busta 1, 2 o 3?
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