Nel preparare una presentazione per i vertici di un’azienda multinazionale nostra cliente sui caratteri fondamentali del nostro sistema politico – istituzionale (impresa che diventa ogni giorno più difficile…) ho cercato di focalizzare uno dei paradossi che affliggono il nostro Paese.
Ho costruito un grafico che mostra la durata, in giorni, dei governi che si sono succeduti dal 1994 ad oggi.
Ho fatto la stessa cosa con quelli di due paesi europei (Francia e Germania) in carica più o meno nello stesso periodo.
Il confronto è impietoso…
Vabbè nessuna novità. Dov’è il paradosso di cui parlo?
Lo si ricava se aggiungo, sempre per lo stesso periodo, la durata del governo di una Regione.
Ad esempio la Lombardia.
Ora, al netto di qualche errore (i dati devono essere ancora del tutto “affinati” e sistematizzati) e della necessità di estendere l’analisi a qualche altro Paese europeo e a qualche altra regione italiana, la sostanza cambia poco.
Siamo riusciti cioè a creare un sistema instabile a livello nazionale, che ci rende meno competitivi nella definizione delle policy strutturali (difficile avere in queste condizioni una certa continuità di governo).
Al tempo stesso il sistema è in disequilibrio dal momento che le regioni possono vantare una stabilità di leadership paragonabile a quella di un paese straniero.
Complimenti.
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