Bella intervista, pubblicata da Wired, a Moises Saman, uno dei più importanti fotografi contemporanei.
Ha girato con la sua macchina fotografica nei paesi più turbolenti del pianeta. In mezzo a conflitti bellici, tensioni sociali, rivoluzioni: Afghanistan, Egitto, Iraq, Libia e Siria.
Restituendoci immagini crude, dure. Senza filtri quindi reali.
Il titolo è eloquente e paradossale.
Conflict Photographer’s Best Pictures Are Some of Humanity’s Worst Moments.
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