Sporco Lobbista – Il blog di Fabio Bistoncini

Pubblicato da Fabio Bistoncini il 25/09/2013 & archiviato in In evidenza, Lobbying

Bruxelles #1

Ieri sono andato a a Bruxelles, dopo tanto tempo.

Avevo organizzato nel nostro ufficio un incontro, a porte chiuse, con alcuni rapresentanti di gruppi d’interesse italiani, per discutere con loro di alcune trasformazioni della nostra attività.

Nota di colore.

Come si desume chiaramente dalla foto, la giornata era bellissima. Con buona pace del caro Luca Gargano, il nostro senior che si è trasferito a Bruxelles, che per tutto l’inverno si è lamentato del terribile clima belga.

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Il Parlamento Europeo dall’ufficio della FB & Associati

Si è trattato di un confronto con esperti che, proprio per la loro presenza da anni a Bruxelles, hanno seguito meglio di altri la modificazione del contesto.

In estrema sintesi i temi toccati.

Cambiamenti.

Le dinamiche evolutive della nostra società (tra le tante la secolarizzazione e la disintermediazione) hanno determinato un cambiamento del ruolo dei c.d. corpi sociali intermedi o di quelli territoriali con la conseguente necessità di rivedere anche il concetto classico di rappresentanza.

Il tutto in uno scenario  sempre più complesso, dove si moltiplicano le arene decisionali per la definizione delle policy: non solo dal punto di vista geografico (verticale), dove l’Europa assume un ruolo centrale, ma di contenuto (orizzontale).

Con un ruolo sempre più influente degli stakeholder.

L’insieme di queste dinamiche ha profondamente cambiato il modo di fare relazioni istituzionali, di fare lobbying.

Quasi per “slogan”:

dalle relazioni al contenuto;
dai contatti alle strategie;
dagli emendamenti alle policy;
dalla “solitudine” alle coalizioni.

Assume quindi una rilevanza sempre più strategica del ruolo e della funzione delle relazioni istituzionali.

Il “paradosso” Italia.

Debolezza, sempre più marcata, della politica nazionale a cui si contrappone una stabilità a livello locale.

La competizione: dal puro mercato ai territori.

Negli ultimi anni abbiamo assistito allo spostamento della competizione dal (puro e semplice mercato) ai territori.

In altri termini, in un momento in cui le risorse economiche sono sempre più scarse, la definizione delle strategie aziendali passa anche dall’analisi dell’attrattività dei territori (nazioni, regioni, comuni) in cui creare, ampliare o più semplicemente mantenere i propri siti e stabilimenti produttivi.

Insomma un paio d’ore in cui oltre ad esporre le mie idee ho, soprattutto, ascoltato.

Il panel, a parte il sottoscritto, era di altissimo livello. Nostri connazionali che da anni, con ruoli e funzioni diversi, sono presenti a Bruxelles nell’ambito della rapresentanza degli interessi organizzati.

Per questo ascoltare la loro visione ed opinione è stato molto interessante.

Da ripetere.

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Un commento a Bruxelles #1

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