La notizia è di quelle ghiotte nel mondo degli spin doctor inglesi.
Andrew Cooper, da due anni responsabile della comunicazione del premier inglese David Cameron, lascia il suo incarico per tornare alla vita di consulente nella società Populus, di cui è fondatore.
La spiegazione ufficiale è chiara: il lavoro è stato impostato, l’esperienza è stata bellissima e ricca di suggestioni che potranno essere utilizzati a vantaggio dei clienti dell’agenzia.
Non solo, ma Cooper continuerà a fornire il proprio contributo da consulente esterno, in vista delle elezioni del 2015.
Tutto bene, tutti felici, dunque.
La realtà appare leggermente più complessa.
La decisione di Cooper di lasciare il proprio incarico, secondo alcuni commentatori, sarebbe in realtà collegata al peso sempre più crescente di un altro spin doctor: Lynton Crosby. Chiamato a gestire la comunicazione dei conservatori.
Che vanta un curriculum di tutto rispetto: artefice delle due campagne elettorali (vittoriose) del sindaco di Londra Boris Johnson, in passato è stato consulente dei Conservatori australiani. Sempre (o quasi) vincente.
Non uno qualsiasi.
I due (Cooper e Crosby) non potevano coesistere.
Ma considerare lo scontro, tra queste due forti personalità, come una pura e semplice lotta di potere sarebbe riduttivo.
In realtà si contrappogono due stili, due visioni distinte e non amalgamabili.
Cooper è fautore di una forte modernizzazione dei Tories, per spingerli ad uscire dai propri recinti ideologici, per conquistare nuove fasce di elettorato.
Crosby è un conservatore “ortodosso”, con la Thatcher e i suoi valori che devono rappresentare per il partito un solido ancoraggio di riferimento.
Insomma il cambio del più importante tassello nella comunicazione governativa è strettamente collegato ad un cambio di politica. Di quel governo e di quel partito.
Affascinante.
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