Ieri sera, alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, è stato presentato il testo della nuova legge elettorale, il c.d. Italicum.
E, cioè, il testo sottoscritto da PD, Forza Italia, Nuovo Centro Destra.
Nel testo assunto come base dei lavori, non si ravvisano particolari difformità rispetto alle voci che erano state precedentemente diffuse dalla stampa. Non esiste in particolare, la cosiddetta “clausola salva-Lega”, ovvero la deroga alla soglia di sbarramento nazionale per i partiti con un consenso territoriale particolarmente forte.
In sostanza:
1) è un sistema proporzionale in cui i seggi si attribuiscono su base nazionale;
2) l’Italia è suddivisa in collegi plurinominali, che significa che ogni partito, in ogni collegio, presenta una breve lista di candidati;
3) non è prevista la possibilità di candidature multiple, e cioè dello stesso candidato in più collegi;
4) è invece previsto l’obbligo di parità di genere (almeno il 50% delle liste deve essere composto da donne);
5) se un partito o una coalizione ottiene almeno il 35% dei voti viene assegnato il premio di maggioranza (18%) a chi ottiene più voti. Con l’attribuzione del premio di maggioranza però il partito o coalizione non potrà superare 340 seggi alla Camera (55%).
Per esempio
Ipotesi 1.
partito A ottiene il 36% dei voti: il premio di maggioranza lo porta al 54% dei seggi (36+18).
Ipotesi 2
partito A ottiene il 48% dei voti. Il premio di maggioranza può essere solo del 7% (48+7);
6) nel caso in cui nessuno raggiunga il 35 per cento si prevede un secondo turno;
7) sono previste tre soglie di sbarramento per accedere al riparto dei seggi:
– il 5% per i partiti in coalizione;
– l’8% per i partiti non coalizzati;
– il 12% per le coalizioni.
Se rimane così è un buon compromesso. Garantisce rappresentanza e goverabilità.
Ma dal momento che il demonio si annida nei dettagli……dobbiamo aspettare il testo definitivo prima di tirare un sospiro di sollievo!
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