L’altro giorno mi è capitato di leggere un bell’articolo di Matteo Bordone su Wired dedicato a Filippo Sensi (spin doctor di Matteo Renzi) e alla sua attività.
Soprattutto quella che emerge dal profilo Instagram di Sensi, con delle foto che sono un capolavoro.
Scattate con il telefonino, in una sorta di presa diretta della politica 2.0, svelano il “dietro le quinte” di momenti storici come, ad esempio, quella dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Rendendo umani personaggi pubblici immortalati quando si lasciano andare ad atteggiamenti assai poco formali.
Come le lacrime della Mogherini quando riceve la notizia della nomina a Commissario per la politica estera dell’Unione Europa.
Oppure l’abbraccio tra Renzi e Del Rio quando Mattarella supera il quorum.
Seguiamo da anni il blog di Sensi, Nomfup, quindi conosciamo la sua incredibile efficacia comunicativa.
Nonostante questo siamo impressionati da quanto sia bravo. Dalla sua capacità di cogliere “il momento” che richiama alcuni scatti del miglior Pete Souza alla corte di Obama.
Che, spesso, diventano “le” immagini riprese e commentate anche dai quotidiani il giorno successivo.
Il che, per uno che è il comunicatore del Premier, è il massimo risultato auspicabile.
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