Il nome Lavinia l’ho scelto io (uno dei pochi spazi di autonomia che la controparte mi ha lasciato nel corso di questi ultimi anni).
Per vari motivi.
Il primo è perchè a me piace molto.
Poi perchè è un nome che richiama i miei, ormai lontani, studi classici: Lavinia era la figlia del re Latino e divenne sposa di Enea.
Infine perchè si ricollega alla storia della mia città, Roma.
Ma la (mia) Lavinia si è conquistata, in questi quasi quattro mesi di coabitazione con il sottoscritto, anche un soprannome del tutto particolare, dovuto alla fastidiosa frequenza dei rigurgiti post poppata: caglio marcio.
Nonostante i numerosi bagnetti con relativi cambi di abito, lo smodato utilizzo di creme e di profumi per bambini…l’inconfondibile olezzo di malga alpina, durante la preparazione del formaggio, si diffonde per tutta la nostra casa.
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