La giunta Marino ha perso, in due anni, 7 assessori e il vice sindaco.
Daniela Morgante (Bilancio) – aprile 2014.
Flavia Barca (Cultura) – maggio 2014.
Luca Pancalli (Sport) – novembre 2014
Daniele Ozzimo (Casa) – dicembre 2014 (arrestato per l’inchiesta di Mafia Capitale).
Rita Cutini (Politiche Sociali) – dicembre 2014.
Luigi Nieri (Vicesindaco) – luglio 2015
Guido Improta (Trasporti) – luglio 2015
Silvia Scozzese (Bilancio ) – luglio 2015.
Diverse le motivazioni, ovviamente, ma il dato politico è questo.
A ciò si aggiunga un declino lento ma costante della qualità della vita, dei servizi erogati ai cittadini.
Le immagini di una città degradata, incivile, sporca fanno il giro del mondo.
Il New York Times dedica una rubrica chiedendo a chi abita a Roma di scrivere le proprie impressioni. E le risposte non sono proprio edificanti.
Verrebbe da dire, da romani: Mò basta!
Alessandro Gassman ha lanciato l’hastag #romasonoio annunciando di voler pulire un pezzetto di città ed invitando i propri concittadini di fare altrettanto.
Daremmo un esempio di civiltà a chi ci governa e a chi ci insulta, ne saremmo fieri ed obbligheremmo l’amministrazione a reagire. Roma è nostra. Basta lamentarsi, basta insulti, facciamo”.
Il tutto da settembre, perché gli impegni sono impegni.
Se fossimo in una città normale la soluzione sarebbe chiara.
Incalzato dalle opposizioni il Sindaco dovrebbe formare velocemente una nuova Giunta, ottenere la fiducia in Consiglio comunale e rilanciare l’attività di governo della metropoli.
Oppure dimettersi ed andare a nuove elezioni.
Ma siamo a Roma, città che da qualche migliaio di anni si relaziona con il potere politico con un mix di rassegnazione, cinismo e disincanto.
Il vero problema, al netto delle deficienze della Giunta Marino, è che a Roma c’è un grande buco nero, molto più grande delle tante buche stradali: quello della politica.
Molti dei partiti di opposizione devono fare i conti con gli scandali delle passate amministrazioni. Le uniche eccezioni sono il Movimento 5 Stelle e la lista di Alfio Marchini.
Il PD è diviso in frazioni e faide interne che ne limitano la capacità propositiva: e poi, in fondo, non hanno mai del tutto digerito un Sindaco che si è sempre visto e raccontato come “altro” rispetto al partito romano.
Tra oggi e domani dovrebbe essere annunciata la nuova giunta.
Sempre domani Renzi interverrà alla festa del PD cittadino.
Affronterà la questione romana o deciderà di “volare alto”?
Nel nostro piccolo auspichiamo la prima opzione.
Ricordandoci del titolo (profetico) di un articolo apparso l’11 dicembre 1955 su l’Espresso. Dedicato alle tante speculazioni edilizie che, negli anni, hanno devastato la mia città:
Capitale corrotta, nazione infetta.
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