Quest’anno devo essere stato particolarmente buono e paziente. Babbo Natale è arrivato con grande anticipo.
E mi ha portato, da una quindicina di giorni, il mio nuovo giocattolo: Ipad pro, cover con tastiera e l’ormai famosa pencil.
In realtà prima è arrivata la tastiera, poi la matita ed infine l’Ipad…. Un crescendo rossiniano, dunque.
Premesso che, nei confronti dei prodotti della Apple, ho la stessa obiettività di una guardia di confine nordcoreana nei riguardi del suo leader… sono subito rimasto entusiasta.
L’Ipad pro è molto più grande dei suoi predecessori. È un dato di fatto, più o meno come un blocco formato A4. È molto sottile e, soprattutto, leggero. Insomma si porta sotto braccio. Certo passare dal “mini” (che utilizzavo in precedenza) al nuovo è un bel salto.
Lo schermo è immenso con una risoluzione davvero eccezionale. Guardarci un video o un film è effettivamente un’esperienza del tutto diversa rispetto ai tablet precedenti.
Idem per quanto riguarda la lettura dei giornali che, anzi, diventano ancora più fruibili.
La tastiera inserita nella cover funziona benissimo anche se è americana e quindi faccio ancora qualche casino con accentate e punteggiatura.
La matita è un qualcosa di unico. Sensibilissima, scrive e disegna senza ritardi. La utilizzo soprattutto per prendere appunti. Che è come dire mi compro un SUV per fare la spesa… Ma a me va bene così.
In questi quindi giorni ho utilizzato l’Ipad nelle mie frequenti trasferte milanesi, obbligandomi a NON portare il portatile proprio verificare la reale fungibilità dei due prodotti.
Che, sia chiaro, restano comunque differenti.
Condividendo i file tramite Evernote o Dropbox riesco a lavorare anche su presentazioni o file di documenti molto lunghi. Per la prima volta non ho mai sentito la mancaza del portatile, e questo anche per tre giorni consecutivi.
Insomma, grazie Babbo Natale!
Ma soprattutto grazie a Marina Rossi, la mia fatina tecnologica che condivide con me l’insana passione per i prodotti della casa di Cupertino. Ogni volta che ho un dubbio o anche uno scrupolo le telefono e lei me lo risolve con un “Ma cosa aspetti?!? Ma compralo subito!”
E così, anche questa volta, finita la telefonata, mi sono collegato all’Apple store felice come un bambino. E, soprattutto, libero dai sensi di colpa….
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