Il 2 maggio, le due più importanti Istituzioni comunitarie hanno organizzato un dibattito pubblico, coinvolgendo i vari gruppi d’interesse presenti a Bruxelles, per discutere il cambiamento della normativa attualmente in vigore.
La Commissione Europea, infatti, sta svolgendo una consultazione pubblica per decidere se rendere obbligatorio o meno il registro dei lobbisti, attualmente su base volontaria.
Io sono, ovviamente, per l’obbligatorietà.
Per due motivi:
1) un registro volontario non permette la piena trasparenza degli interessi presenti e attivi. E’ vero che durante molti incontri a Bruxelles i nostri interlocutori istituzionali ci chiedono se siamo iscritti o meno al registro. Ma è anche vero che non tutti lo fanno. E che quindi molte organizzazioni che svolgono attività di lobbying sono assolutamente non visibili.
2) in questo modo verrebbe meno la motivazione, ipocrita, di alcuni colleghi nostrani che, per evitare avere un registro obbligatorio in Italia, si appellano a quanto previsto dalla normativa comunitaria.
Lascia un commento