A volte bisogna prendere atto della propria incompetenza.
Per uno come me, dotato di una certa dose di autostima, è un esercizio duro. Quasi un lavoro.
Perché se guardo ad alcuni degli slogan o strumenti utilizzati nella campagna elettorale dei candidati della mia città…io alzo le mani.
Eppure qualche nozione di comunicazione politica nel tempo l’ho anche acquisita.
Qualche libro su campagne (elettorali e non), advocacy e comunicazione l’ho anche sottolineato.
Ma evidentemente rimango incompetente.
Soprattutto rispetto agli spin doctor, agenzie, consulenti che seguono professionalmente la comunicazione dei candidati.
Qualche esempio.
Giachetti.
Ex radicale, poi PD, ha fatto un grande lavoro come parlamentare.
L’ho apprezzato in ogni sua battaglia per modificare il sistema elettorale in senso maggioritario.
Si è preso l’onere di candidarsi a Sindaco dopo l’esperienza fallimentare di Ignazio Marino.
E’ stato il primo ad annunciare con largo anticipo la squadra di Assessori con cui intende governare.
Poi mette online questo video, ormai virale, che ormai è conosciuto come quello di “madechestamoapparlà”.
Appena l’ho visto mi è preso un accidenti.
Ma davvero noi romani siamo così trash?
Davvero dobbiamo accentuare il nostro dialetto esibendolo come un segno distintivo?
Poi in rete vedo solo commenti positivi accompagnati da migliaia di visualizzazioni.
Grandi grandi elogi al non spot di Giachetti.
Altro esempio: Giorgia Meloni.
Giovane, fa politica da quando era adolescente. Una tosta, dal momento che essere di destra alla Garbatella (uno dei quartieri più rossi di Roma) non deve essere stato facilissimo.
Conosce la città molto bene. Quale è il suo slogan forte?
Le regole.
Regole??? Nella capitale dell’abusivismo e della sosta in doppia fila?
Regole??? Quando tre quarti della classe politica è indagata per corruzione ed altre amenità?
Vabbè è un impegno di governo, potrà obiettare qualcuno.
Ma un sindaco dovrebbe proporre molto di più e molto altro rispetto al semplice rispetto delle regole…
Infine Alfio Marchini.
Nella scorse elezioni la sua è stata un candidatura innovativa.
Con la sua lista civica ha fatto una seria opposizione in Consiglio comunale.
Grazie alle sue dimissioni ha fatto cadere la giunta Marino aprendo la strada prima al commissariamento e poi alle elezioni.
Si presenta preparato ai blocchi di partenza mentre tutte le altre forze politiche devono ancora scegliere i loro candidati.
Il primo manifesto era questo:
Liberi dai partiti. Peccato poi che abbia stretto un’alleanza con Berlusconi e Forza Italia.
Ora il suo slogan “forte” è:
Capaci, concreti e cUoraggiosi…
Mi ritiro in buon ordine.
Lascia un commento