La scorsa settimana, nell’ambito dell’Assemblea di Confindustria, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha annunciato che il Ministero da lui diretto si doterà di un codice di accesso uguale a quello della Commissione Europea.
Quindi un registro.
Dopo la Camera dei Deputati, dunque, anche un Ministero decide di regolamentare l’accesso alle proprie sedi istituzionali.
I termini ancora non sono chiari: tempi, modalità, obbligatorietà o meno dell’iscrizione.
Lo ripetiamo per l’ennesima volta: UN registro è auspicabile.
TANTI registri, con i vari adempimenti che, certamente, saranno diversi da loro, rappresentano un onere rilevante (tempi e risorse impiegate) per noi lobbisti e, sopratutto, non garantiscono la tanto decantata e agognata trasparenza.
Anzi.
Per avere, infatti, un quadro dei gruppi d’interesse attivi sulle varie tematiche, bisognerà ricercare l’informazione in vari siti, fare confronti, aggregare dati da fonti diverse che non saranno omogenee.
In questo modo si perde una visione d’insieme.
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