Bologna e Napoli rappresentano le due città in cui il voto ha fortemente penalizzato il PD.
In questo primo turno, infatti, sono questi i due principali vulnus subìti dal Partito Democratico.
Anche in questo le situazioni sono completamente diverse.
Bologna
Il primo dato è il forte calo dell’affluenza: quasi il 12%
Il secondo è che gli elettori costringono il PD al ballottaggio. Mentre nel 2011 Merola aveva superato, sia pure di pochissimo, la soglia del 50%.
Lasciando stare le percentuali il PD perde circa 1/6 dei suoi elettori passando dai 72.000 del 2011 ai 60.000 di quest’anno.
Non solo ma Bologna è forse l’unico caso, tra le grandi città, in cui il voto “a sinistra” del PD è stato rilevante: Federico Martelloni, a capo di una lista civica di sinistra, ha ottenuto un ragguardevole 7%.
Quindi… una parte degli elettori del PD non ha votato o ha votato a sinistra.
Al ballottaggio andrà la leghista Lucia Borgozoni che ha ottenuto un dignitoso 22%. Ma anche la coalizione di centro destra ha avuto una sua dispersione di voti visto che Manes Bernardini, ex esponente leghista e sfidante di Merola nel 2011, ha raccolto, con una lista indipendente circa il 10%. Non male.
Al ballottaggio dovrebbe prevalere Merola. Il distacco è, infatti, molto ampio. E la Borgonzoni non è Guazzaloca.
Ma al PD è arrivato un segnale bello forte.
Napoli
Altro segnale per Renzi.
La candidata Valente è esclusa dal ballottaggio. Il PD è poco sopra all’11%. Un disastro. Annunciato ma tale rimane. Non ha caso oggi Renzi ha dichiarato l’intenzione di commissariare il PD cittadino. Le polemiche delle primarie avevano già dato la rappresentazione di un partito allo sbaraglio, diviso da lotte intestine. Ma il dato è impietoso.
Grande mattatore è il sindaco uscente Luigi De Magistris che va al ballottaggio con oltre il 40% dei consensi.
Si ripropone la sfida del 2011 dal momento che il secondo posto disponibile è appannaggio di Gianni Lettieri, di Forza italia.
Quello che impressiona è il risultato delle liste civiche che, di fatto, hanno polverizzato i consensi dei partiti “nazionali”.
Il primo “partito” della città è la lista Civica De Magistris Sindaco con il 13,79
Segue il PD (di cui abbiamo già parlato) e i 5 Stelle (molto basso il 9,69)
Solo quarta Forza Italia con il 9,55.
Insomma il Sindaco uscente ha “azzerato” gli avversari.
L’esito del ballottaggio appare già segnato.
Gia qualche presunto analista intravede nel risultato napoletano come la possibile ascesa un di leadership di sinistra anti renziana.
Io sarei molto cauto.
Domani, più diffusamente, un post sul risultato delle elezioni nella mia città: Roma.
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