Oggi, su Il Foglio del Lunedì, è riportata la mia intervista a La Repubblica della scorsa settimana.
Ovviamente grazie.
Ma c’è soprattutto questo bell’articolo, del Direttore Claudio Cerasa, tutto dedicato ad analizzare il momento che stanno attraversando i 5 Stelle.
Schiacciati tra il martello delle loro parole d’ordine (contro le lobby, l’Europa dei tecnocrati, la finanza internazionale, per la magistratura contro la politica corrotta, ecc. ecc.) e l’incudine dell’arte di governo. Che determina la necessità di abbandonare gli slogan per elaborare concrete proposte di policy.
E’ inutile sottolineare che Cerasa è fortemente critico sulla capacità del Movimento di modificarsi ed evolversi.
[…] i grillini hanno educato i loro elettori a vomitare un cordialissimo odio verso ogni pratica legata all’attività di governo e di conseguenza quando si avvicinano ai posti di governo non hanno alcun tipo di speranza di dimostrare che ciò che era nero invece e bianco e ciò che era solo politica non era esattamente letame. Inquinano i pozzi e poi si lamentano che l’acqua è inquinata. Una meraviglia. E sarà un piacere vedere come il sangue e merda dela politica di governo aprirà il Movimento 5 stelle come una scatoletta di tonno.
“Sangue e merda”.
Una delle più belle definizioni della politica coniata da Rino Formica.
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