La notizia già circolava da giorni, ma oggi ha avuto una sua prima conferma: dal 6 settembre il Ministero dello Sviluppo Economico si doterà di un suo registro a cui si dovranno iscrivere i lobbisti che accederanno al Ministero.
L’obiettivo, esplicitato dallo stesso Ministro Carlo Calenda, è quello della massima trasparenza dal momento che il registro, che potrà essere consultato on line, conterrà i riferimenti delle aziende, dei lobbisti e degli incontri con i vertici politici del Ministero, e cioè: Ministro, vice Ministri e Sottosegretari.
Sulla sostanza siamo assolutamente d’accordo.
Il problema è che ormai stiamo assistendo ad un proliferare (meglio ad una polverizzazione) della normativa sulla rappresentanza degli interessi.
A settembre infatti, se i tempi verranno rispettati, entreranno in vigore ben due registri: quello della Camera dei Deputati e quello del Ministero dello Sviluppo Economico.
In mancanza di una normativa quadro è inevitabile che ciascun soggetto istituzionale sia portato a dotarsi di una propria regolamentazione.
E la tanto agognata trasparenza rischia di diventare sempre più una chimera.
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