E così, dopo molte titubanze, anche Luca Cordero di Montezemolo è sceso in campo.
In buona compagnia: Andrea Olivero, Presidente nazionale delle Acli, il segretario Cisl Raffaele Bonanni, Lorenzo Dellai, tra i fondatori della Margherita e l’attuale Ministro alla Cooperazione Andrea Riccardi, già presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Obiettivo dichiarato è quello di offrire una base elettorale ad un nuovo Governo guidato da Mario Monti.
Lo stesso dell’UDC di Pierferdinando Casini e di FLi di Gianfranco Fini.
Si moltiplicano dunque gli attori politici “centristi” ma non è ancora chiaro se alle prossime elezioni andranno uniti oppure presenteranno delle liste separate.
Facendo la media degli ultimi sondaggi di novembre l’UDC è accreditato di un 6.5% e FLI di un 2.5% per un totale quindi del 9%.
Ininfluente se votassimo con un sistema maggioritario.
Influente se votassimo con l’attuale legge elettorale per garantire al PD (indicato come primo partito) una maggioranza solida al Senato.
Essenziale se votassimo con una nuova legge che tenga conto delle modifiche attualmente in discussione tra le forze politiche.
Ovviamente deve essere ancora registrato l’impatto del nuovo movimento di Montezemolo sullo scenario elettorale.
Ma a questo ci penseranno i prossimi sondaggi, che analizzeremo nei prossimi post.
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