Durante questo week end ho provato a razionalizzare le informazioni raccolte leggendo i vari sondaggi sulle intenzioni di voto.
Ho preso in considerazione gli ultimi pubblicati nella sezione apposita del sito del Governo italiano e ho fatto una media.
Sapendo benissimo che è scorretto da un punto di vista statistico.
Ma è altresì vero che non conoscendo la legge con cui andremo a votare e non essendo quindi ancora definita l’offerta elettorale…in questo momento i sondaggi servono solo a fotografare alcune tendenze.
Quindi:
PD primo partito, in crescita. Dato influenzato forse dal mobilitazione per le primarie. Bisognerà capire se, dopo l’esito della consultazione interna, gli sconfitti continueranno a votare PD o se rivolgeranno il loro sguardo altrove.
Grillo: secondo partito. In crescita. La vera novità, al momento, dello scenario politico nazionale. Sembra che alcune liti interne e le polemiche sul ruolo di Casaleggio non scalfiscano la capacità attrattiva del movimento.
PDL: terzo partito. In forte calo. I tentennamenti sul ruolo di Berlusconi e le sue perplessità manifeste sulle primarie non agevolano il compito di Alfano. Inoltre il suo elettorato è fortemente critico nei confronti dell’esperienza Monti rendendo così più difficile la definizione di una proposta politica.
UDC: quarto partito. Con FLI raggiungerebbe il circa il 9%. Resta da capire se la lista Montezemolo aggiunge consenso o, al contrario, lo sottrae.
Lega al 5.7%: Maroni sta cercando di tenere insieme una parte del suo elettorato nelle tre grandi regioni del nord. In questo momento è la sua unica priorità.
IDV al 4%. Divisioni e polemiche interne, appannamento del leader Di Pietro. Paga la sua assenza di una collocazione politica ben precisa.
Vedremo nelle prossime settimane.
Ci aggiorniamo.
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