A mio sindacabile giudizio le dimissioni del Ministro degli Esteri Giulio Terzi, annunciate oggi alla Camera dei Deputati, sono in ritardo di almeno 5 giorni.
Se è vero, come sostiene il Ministro, che era profondamente in disaccordo con la decisione del Governo, assunta lo scorso 21 marzo in Consiglio dei Ministri, le sue dimissioni dovevano essere rassegnate allora.
In Consiglio dei Ministri o subito dopo.
Oggi sono del tutto tardive.
5 giorni possono sembrare pochi.
Ma le scelte responsabili, quelle che si richiamano ai valori e alla propria coscienza, possono e devono essere compiute in poche ore.
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