Sporco Lobbista – Il blog di Fabio Bistoncini

Pubblicato da Fabio Bistoncini il 22/04/2013 & archiviato in In evidenza, Politica

La voce di Renzi

Oggi importante intervista di Matteo Renzi su La Repubblica.

Che permette di delineare alcuni tratti di uno (dei tanti o pochi si vedrà nelle prossime settimane) dei più accreditati leader alla guida del nuovo PD.

Due / tre passaggi meritano una riflessione.

Ad una domanda sul possibile nuovo Governo, e su chi dovrebbe guidarlo ha risposto:

Intanto mettiamoci la faccia. Non si abbia paura di tutto. Non inseguiamo i grilini. Mettiamoci la faccia e diciamo noi quello che va fatto.

Poi può presiederlo anche uno d’area di centrosinistra, un tecnico o un politico. Certo deve appartenere al nostro mondo, deve essere una persona stimata e godere di consenso.

E comunque dimostriamoci leader non follower. Non si può essere terrorizzati da un tweet, Al primo cinguettio c’è qualcuno che se la fa addosso. Io voglio che i democratici diano la linea al web e non viceversa.

In questo momento in cui molti, dei parlamentari del PD, sono perennemente inchiodati sui loro smartphone o tablet per dialogare con la “ggggente”, le affermazioni di Renzi mi sembrano straordinariamente di buon senso.

Un giorno forse, quando la polvere di questi ultimi giorni si sarà abbassata, occorrerà riflettere in maniera seria sulla crisi dell’istituto della rappresentanza che corrode le nostre Istituzioni

La cosa che mi ha sconvolto in questi giorni è che un Parlamento appena eletto sia sostanzialmente delegittimato (o appaia come tale) da poche decine di persone (perchè quelle erano all’inizio, le “folle oceaniche” non si sono mai viste) in piazza Montecitorio e qualche migliaio di follower o “I Like” su Facebook.

Non è una novità. Era già accaduto a livello locale (vedi TAV in Val di Susa) ma è evidente che questa volta è diverso.

Troppa rabbia, acredine, stanchezza, disagio, disillusione. In tutto il Paese.

Per questo le parole di Renzi assumono un significato fondamentale.

O la politica si riappropria della sua capacità di dettare e offrire la sua agenda (non solo di cose da fare, l’agenda non è solo la lista della spesa, ma anche un insieme di valori) ai suoi cittadini oppure è destinata a rimanere “afona”.

Post correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*