Ieri il Corriere della Sera ha ospitato un intervento di Giuseppe De Rita su di un tema a me caro: rappresentanza e corpi intermedi.
L’articolo di De Rita trasuda nostalgia per un sistema in cui la rappresentanza veniva incanalata esclusivamente attraverso i c.d. corpi intermedi (partiti, sindacati, Confindustria, Comuni, Provincie, Regioni, articolazioni burocratiche, ecc. ecc.).
L’attuale momento in cui la destrutturazione della società ricerca forme di rappresentanza “disintermediata” viene archiviato come “passeggero”, a fronte della necessità di una riorganizzazione complessiva degli interessi che ruoterà, sempre secondo De Rita, proprio ai tanto vituperati corpi intermedi.
Da uno che è stato per ben 11 anni Presidente del CNEL, il più inutile e costoso organo previsto dalla nostra Costituzione (quella che secondo alcuni è lapiùbelladelmondo) non ci si può aspettare un’analisi diversa.
Che, al contrario si può e si deve fare.
Quella che stiamo vivendo è una profonda trasformazione sociale.
Il vecchio modo di interpretare e mediare gli interessi presenti all’interno della società e di rappresentarli attraverso delle sovrastrutture burocratiche (spesso elefantiache) è destinato a scomparire definitivamente.
Ne abbiamo ogni giorno una dimostrazione evidente.
Illudersi o auspicare che la “sintesi” tra gli interessi debba essere delegata ad altri soggetti e non svolta direttamente dalle Istituzioni preposte, è tipico di chi non vuole accettare il cambiamento ma, al contrario, intende riproporre una visione ideologica della società che non sta più in piedi.
Non è cambiato il sistema tradizionale della rappresentanza….siamo cambiati noi come individui.
Giusto un esempio.
Se in passato, per organizzare la mia vacanza all’estero, mi rivolgevo ad un intermediario (agenzia di viaggi) a cui delegavo la gestione operativa (ricerca e prenotazione albergo, voli, gite possibili ecc. ecc.) ora vado sui siti del paese che intendo visitare e su alcune community di viaggi per raccogliere informazioni, su Tripadvisor per la ricerca dei posti dove mangiare, su Edreams per l’acquisto dei voli e magari Booking.com per la prenotazione degli alberghi.
Talmente semplice da sembrare scontato e banale.
E allora perchè non deve valere anche per la politica o la rappresentanza di altri interessi?
Mi si allaga, per l’ennesima volta la strada dove ho il mio negozio o la mia abitazione ?
Anzichè “passare” attraverso il canale della politica o del mio Municipio mi organizzo con gli altri cittadini che si trovano nella mia stessa situazione e faccio sentire la mia voce.
Nulla di scandaloso, anzi.
La vitalità di una democrazia evoluta si misura anche dall’ampiezza della presenza (quanti e qualitativa) degli interessi organizzati all’interno della società.
Con buona pace di De Rita.
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