E’ una vera e propria piattaforma, realizzata da Transparency International, per permettere una migliore visualizzazione (e quindi fruizione) dell’attività dei membri del Parlamento Europeo e dei dati contenuti nel Registro per la Trasparenza.
La proposta è simile a quella di Opensecrets per gli Stati Uniti: tutte le informazioni riportate sono già pubbliche, in quanto ricavate dai siti web ufficiali.
Ma il modo in cui sono rielaborate e pubblicate è molto efficace e consente una chiara visione (anche se parziale, visto che l’iscrizione al Registro per la Trasparenza europeo è su base volontaria) dell’attività dei gruppi d’interesse a Bruxelles.
Non solo, ma secondo Transparency, da una semplice verifica da loro effettuata, risulterebbe che circa la metà delle iscrizioni al Registro sarebbero incomplete, inaccurate o incongruenti.
Ed è per questo che hanno già sollecitato le Istituzioni comunitarie a rendere il registro obbligatorio e a effettuare controlli periodici più rigorosi.
Iniziative lodevoli perché la lobby, quella vera e quindi professionale, nonostante i molti pregiudizi, non teme affatto la trasparenza perché non ha nulla da nascondere.
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