Oggi, su La Repubblica, c’è questo articolo di Alberto Flores D’Arcais dedicato al business delle prigioni private in America.
La popolazione carceraria negli Usa è di oltre due milioni, che in percentuale, è la più alta al mondo.
Secondo i dati riportati nell’articolo 138 istituti penitenziari, che ospitano 133.000 detenuti, sono gestiti da società private.
Un business molto lucroso. gestito in gran parte da due colossi: il Geo Group e la Corrections Corportations of America, che continuano a effettuare notevoli investimenti nell’attività di lobbying sia a livello federale che dei singoli Stati dell’Unione.
Lo scenario, come spesso accade, potrebbe cambiare con le elezioni presidenziali.
Hillary Clinton ha già preannunciato una riforma del settore limitando l’uso massiccio della carcerazione.
Le sue posizioni hanno il sostegno dell’ACLU (l’America Civil Liberties Union), il più importante gruppo d’interesse per la difesa dei diritti civili.
Ovviamente diametralmente opposta la posizione di Donald Trump. Se venisse eletto, con le sue idee sui clandestini…. si assisterebbe ad un incremento notevole degli ospiti delle prigioni (private e non).
Un altro tema nell’agenda elettorale.
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