E’ da oltre due mesi che non riesco a trovare il tempo per scrivere qualcosa su questo blog.
La nascita di un nuovo Governo determina sempre un picco di attività per noi lobbisti.
A cui si devono aggiungere alcune peculiarità:
– la lunga stasi che ha caratterizzato il periodo post elettorale;
– una maggioranza inedita nata dal risultato “particolare” delle ultime elezioni politiche.
Insomma, un delirio.
Per fortuna la pausa estiva è ormai imminente.
E con questa, la possibilità di ritagliarsi uno spazio per, finalmente, dedicarsi alla lettura.
Ecco quindi alcuni consigli sui libri che mi porterò in vacanza o che ho appena finito di leggere.
Il primo è, ovviamente, un saggio. Datato (2011) ma di fondamentale importanza: Eli Pariser, “Il Filtro” — Il Saggiatore.
Attivista politico di orientamento progressista è diventato una star della rete (e non solo) grazie proprio a questo libro: The filter bubble”.
Che analizza ed evidenzia come ciascuno di noi, nella maggior parte dei casi in modo inconsapevole, vive in una vera e propria “bolla cognitiva”.
Grazie agli algoritmi affinati dai grandi giganti del web (Google, Facebook, Amazon, Apple, ecc.) le nostre ricerche ci restituiscono dei risultati quasi “su misura”. Il che, da un lato è bellissimo: ormai “loro” sanno che quando digito on line la parola “golf” non devono segnalarmi occasioni di acquisto della famosa vettura che ha questo nome, ma prodotti (mazze, palline, gadget) o servizi (vacanze, prenotazioni di campi on line) attinenti al mio sport preferito.
Dall’altro però crea molti problemi: gli algoritmi non si limitano a restituirci i prodotti che ci possono interessare: anche siti o conversazioni od opinioni che reputano più vicine alle nostre. Ecco che tra i nostri “amici” di facebook sono messi in evidenza quelli che la pensano più o meno come noi, o che fanno un lavoro simile al nostro; i suggerimenti dei libri proposti da Amazon o dei siti da parte di Google sono ritagliati sulla base delle nostre ricerche precedenti. Mettendo in secondo piano quelli distanti dal nostro modo di pensare o sentire.
Ci veniamo così a trovare all’interno di una “bolla” cognitiva che rafforza le nostre credenze. Il mondo ci viene rappresentato come un qualcosa di uniforme ai nostri pregiudizi e non invece come dissonante nella sua pluralità.
E’ il frutto della raccolta e gestione dei nostri dati da parte delle grandi aziende hi-tech. L’importante è averne consapevolezza.
Secondo libro: sempre un saggio
Tom Nichols, “The Death of expertise” – Oxford University Press.
Si potrebbe titolare: come la competenza sia diventata un disvalore.
L’autore analizza con grande attenzione, partendo dalla realtà americana, come siamo arrivati ad una sorta di egualitarismo intellettuale che altera le conversazioni ed i dibattiti. Basta una rapida ricerca on line ed immediatamente ci sentiamo esperti su di un tema o di un argomento. In grado di confutare le opinioni di chi, magari, lo studia da anni.
L’accesso alle informazioni ovviamente ha il suo peso ma Nichols sottolinea che vi sono anche altre cause.
Ad esempio quello della forte competizione tra college nel sistema scolastico americano che ha fatto diventare centrale la soddisfazione del “cliente”. Che ha trasformato quindi gli studenti (e le loro famiglie) in consumatori con il diritto di giudicare l’istituzione scolastica. Non solo le facilities (servizi ricreativi, la mensa, l’attività sportiva, la qualità dei dormitori) ma soprattutto i programmi o il corpo insegnante.
Nichols non si limita ad analizzare il fenomeno.
Riconosce ovviamente che, spesso, in tutti i campi gli “esperti” commettano errori, sbagliano analisi e previsioni. Ma sottolinea anche che le correzioni vengono proposte e argomentate da altri esperti. Eliminare quindi l’expertise, decretandone la morte non è certamente la soluzione.
Un romanzo: Paolo Colonnello e Antonio Aloni, “Operazione Mercurio” — Società editrice Milanese.
“Leggitelo sotto l’ombrellone. E’ veramente bello”.
Così Riccardo, fondatore e animatore della SEM, l’editore che ha pubblicato il libro. Ho risposto con un patriottico “Obbedisco”, con il retropensiero che sarebbe andato in fondo alla mia, sempre troppo affollata, lista dei “libri da leggere”…
Invece la curiosità ha preso il sopravvento.
Un giallo storico ambientato a Creta, la culla della civiltà minoica.
Scritto a quattro mani da un giornalista de La Stampa (Paolo Colonnello) e da un professore universitario tra i più importanti grecisti italiani (Antonio Aloni), scomparso circa tre anni fa.
Ci sono tutti gli ingredienti del noir: efferati delitti, perfidi mandanti, spietati esecutori, l’investigatore buono ma poco ortodosso, il suo aiutante che funge da coscienza critica, donne bellissime spesso pericolose.
In più c’è anche un tesoro scomparso, anzi IL tesoro.
Il titolo del libro si riferisce al nome in codice dell’invasione nazista del 1941. La storia parte da lì. Andando avanti e indietro negli anni.
Divorato…
Un ultimo saggio: Julia Ebner, “La Rabbia” — NR edizioni.
E’ il secondo libro della NR edizioni di Gianluca Di Tommaso, in cui abbiamo una piccola quota.
Lei è una ricercatrice e giornalista giovanissima (26 anni) che si è specializzata nell’analisi del terrorismo. Anzi, come spiega il sottotitolo, delle connessioni tra estrema destra e fondamentalismo islamista.
Una ricerca condotta “sul campo”: infiltrandosi (online e offline) tra i gruppi estremistici di entrambi gli schieramenti.
Due mondi antitetici, in perenne conflitto tra loro, che si radicalizzano reciprocamente.
L’uno ha bisogno dell’altro per nutrirsi, per crescere, per affermarsi.
Buone vacanze e buone letture a tutti.
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