Sorpresa. Non solo per il risultato di Grillo ma per come abbia rimodulato quello degli altri contendenti.
Durante il w-e elettorale mi ero consultato con qualche amico e alcuni sondaggisti.
Tutti indicavano un forte aumento del consenso del Movimento di Grillo.
Il problema era il quanto.
Non supera il 18, dicevano alcuni. E’ attorno al 22/24% sostenevano altri.
Ma tutti davano un distacco tra centro sinistra e centro destra di 3/4 punti costanti.
Vabbè…
Cercando di razionalizzare.
Bersani: perde delle elezioni già vinte. Certo la sua coalizione è la prima, ma il risultato è nettamente inferiore alle attese. Se a sinistra pensano di spiegare la sconfitta semplicemente con una poco brillante campagna elettorale dimostrano di aver capito assai poco di quanto sta accadendo in Italia. Il problema non è, a mio avviso, di comunicazione, ma di offerta politica. Quella offerta dal PD di Bersani e da SEL non supera il 30%, arretrando rispetto al PD di Veltroni.
Vendola: Idem come sopra con l’aggravante di avere un risultato di partito sotto al 4%. Ieri quando si è presentato in conferenza stampa parlando di “missione compiuta” non si è reso conto della comicità della situazione. Surreale.
Berlusconi: vince perché perde di pochissimo. Vince perché conduce da solo la campagna elettorale. Vince perché rimane vivo politicamente, in grado di condizionare qualsiasi mossa del centro sinistra. Vince perché azzera i centristi di Casini e Fini.
Monti: Sconfitto. Lui parla di buon risultato ma è ininfluente e fuori dai giochi. Poco appealing come candidato, ha disperso in pochi giorni un grande patrimonio di credibilità personale.
Ingroia. Non pervenuto. Ovviamente le prime dichiarazioni sono tutte contro il PD e i media che lo hanno oscurato. Perfettamente in linea con un certa tradizione…
Giannino: Le sue vicende personali hanno certamente influito sul risultato del suo movimento. Dal momento che lo stimo comunque, mi astengo da ulteriori commenti.
Grillo: Straordinario. Primo partito alla Camera, potere di interdizione nei due rami del Parlamento. Ora dovrà gestire l’enorme consenso ma questo è un altro problema.
Lascia un commento