Il Senatore Calderoli, come riportato con grande enfasi da tutti i media, è riuscito a presentare circa 82 milioni (non è un refuso, ottanta-due-milioni!) di emendamenti alla riforma della Costituzione, attualmente in discussione al Senato.
Tutto ciò grazie ad un algoritmo che mantiene la struttura base di un emendamento ma ne modifica alcune parole o la punteggiatura e lo rende così diverso da tutti gli altri.
Se dovessero essere ammessi sarebbe la paralisi. Alcuni giornalisti, infatti, hanno calcolato il tempo necessario al loro esame: se fosse anche solo un minuto ad emendamento per la sua illustrazione ed il relativo voto… ci vorrebbero oltre 150 anni, senza alcuna interruzione.
Ovviamente ci sono delle alternative.
La prima è la più banale: è cioè che lo stesso Calderoli ritiri gli emendamenti dal momento che ha già ottenuto un risultato politico e mediatico: ormai tutti sanno che la Lega è fortemente contraria alla riforma.
Se questo non accadesse bisognerebbe dichiararli inammissibili….il problema però è trovare la motivazione. Che non può essere quella che sono obiettivamente troppi.
Oggi si è diffusa la voce che forse un escamotage è stato individuato. Il regolamento prevede che tutti gli emendamenti siano firmati (o siglati) dal presentatore. E’ altamente improbabile che il Senatore Calderoli lo abbia fatto. Su questa lacuna (se confermata) si potrebbe fondare il giudizio di inammissibilità degli emendamenti o quanto meno la possibile moral suasion sullo stesso Calderoli per il ritiro.
Se neanche questa opzione fosse percorribile…. si passerà al voto utilizzando tutte le tecniche regolamentari possibili per ridurre i tempi necessari all’approvazione definitiva.
Tra cui la “regola del canguro” secondo la quale tutti gli emendamenti attinenti allo stesso argomento sono raggruppati e se uno di questi viene approvato o bocciato anche gli altri conseguentemente decadono.
Già più volte utilizzata in passato insieme ad altri due strumenti dai nomi evocativi: “tagliola” e “ghigliottina”.
Da inguaribili ottimisti e, soprattutto, da indefessi sostenitori della serietà delle nostre Istituzioni, ci auguriamo che la soluzione venga trovata politicamente e che cioè lo stesso Senatore Calderoli ritiri i suoi milioni di emendamenti consapevole del risultato (politico) già ottenuto.
Lascia un commento